mercoledì 16 giugno 2010

L'altalena

Continuo a dondolare sull'altalena delle emozioni. Più tento di frenare l'ondeggiamento con i piedi, più forte arriva la spinta da dietro a farmi volare alto. Sono però molto stanco di salire e scendere, così facendo sento di non essere in grado di darmi come vorrei. Mi preoccupa sempre più la mia incapacità di gestire le relazioni ed i più comuni rapporti. Inevitabilmente appaio agli occhi altrui come una persona incostante, lunatica. Non sono così, lo dico con forza. Vorrei riuscire a liberarmi della zavorra che spesso mi opprime, vorrei spingere giù quel latente senso di smarrimento che talvolta riemerge per mostrarmi sereno, realmente sereno e dimostrare agli altri che ci sono. Fortunatamente non sono capace di indossare maschere; ma sarà poi una vera fortuna? Essere se stessi, ha un prezzo, un prezzo che si paga caro. Ma non mi si chieda di nascondere i miei casini, non mi si chieda di fare "buon viso a cattivo gioco". Sono sempre io, ci mancherebbe, semplicemente non sono l'Enzo di un tempo. Credo che a 42 anni la personalità di un uomo sia ben definita e difficilmente smussabile, tuttavia il mio lavoro è finalizzato a recuperare ciò che di me ho perso in questi ultimi anni. Parlo innanzitutto di istintività e capacità di rischiare. Sono probabilmente due tratti prettamente legati all'età giovanile ma credo che non mi farebbe male recuperarli, magari dosandoli con la saggezza acquisita.
Sono dunque ancora in fase di "work in progress". Probabilmente sbaglierò e starò lavorando inutilmente, ma ci credo anche se sicuramente, non dipenderà solo da me.

1 commenti:

Angela ha detto...

Non lavorerai inutilmente, e anzi la tua fatica sarà ripagata.

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